COI (Coefficiente di inbreeding)
Ora parliamo di un argomento un po' ostico e che pochi conoscono: il COI (Coefficiente di inbreeding). È un argomento molto tecnico e abbastanza spigoloso ma che chiunque sta per acquistare un cane di razza dovrebbe tenere ben presente. Ora cerchiamo di renderlo meno complicato, con qualche spiegazione e un piccolo trucco per venirne a capo in modo semplice e veloce, evitando approcci troppo scientifici.
Il COI misura in pratica il coefficiente di imparentamento tra cani. Una tecnica, quella dell'accoppiamento tra consanguinei, attraverso la quale sono state selezionate e sviluppate tutte le principali razze di cani oggi in circolazione. Ma è una tecnica che, se non attuata da persone esperte, può creare grossi danni. In pratica, incrociando elementi con le stesse caratteristiche genetiche si riesce a tramandare o a migliorare certi tratti dal punto di vista sia morfologico sia caratteriale.
Se però queste consanguineità sono un po' troppo ravvicinate (accoppiamento padre-figlia, ad esempio) si rischia di avere pericolose ripercussioni sulla prole, con la conseguenza di cuccioli non sani o con particolari difetti e/o debolezze che possono incidere pesantemente sia sul loro sviluppo morfologico e mentale sia sulla durata del loro percorso di vita (“depressione da consanguineità”). Non a caso, la specialità di questa tecnica è tutta inglese poiché gli allevatori britannici sono stati nel tempo i selezionatori di quasi tutte le razze di cui oggi disponiamo.
Purtroppo, al giorno d'oggi, c'è qualche allevatore che, per mantenere una sua linea di sangue particolarmente riuscita o per "fissare" determinate caratteristiche di un cane, si avventura in questa tecnica di accoppiamento, senza averne però sufficiente competenza. E la genetica poi riserva scherzi assai poco simpatici...
Un minimo di spiegazione scientifica. Il coefficiente di consanguineità rappresenta la probabilità di ereditare due copie dello stesso allele da un antenato che si verifica su entrambe le linee (padre-madre) dell’albero genealogico. Più alto è il grado di consanguineità, più è alta la probabilità di ereditare certi tratti. È ovvio però che, con questo metodo, il nascituro potrà portarsi dietro non solo i pregi ma anche i difetti di uno specifico antenato. Ora, senza addentrarci troppo in argomentazioni scientifiche e cercando di esemplificare al massimo, ci interessa sapere che livelli di consanguineità del 5-10% avranno effetti negativi modesti sulla prole mentre livelli di consanguineità superiori al 10% avranno effetti significativi non solo sulla qualità della prole ma anche effetti dannosi sulla razza. Per fare un esempio pratico: un accoppiamento tra cugini di primo grado genera un COI del 6,25% mentre l’accoppiamento tra fratellastri produce un COI del 12,5% e quello tra fratelli e sorelle un COI del 25%.
Valutati i pro e i contro a cui abbiamo accennato, gli esperti raccomandano che il COI non superi il 6% in 5 generazioni, che è più o meno quello che si ottiene da un accoppiamento tra cugini, mentre FCI impone che per le razze rare o a rischio estinzione (dove l'accoppiamento tra consanguinei risulta inevitabile) il COI non sia superiore al 10%.
Quindi, in conclusione, per quanto riguarda il nostro cucciolo da acquistare, dobbiamo semplicemente verificare che il Coi non sia superiore al 6% nelle cinque generazioni precedenti. Per fare questo occorrerebbero dei calcoli inspiegabili tra percentuali e frazioni ma non spaventatevi: per fortuna la tecnologia ci rende le cose semplici. Esistono dei calcolatori online che ci permettono di estrarre il COI in pochi minuti.
Basta collegarsi ad un sito come questo ed il gioco è fatto:
http://chakysjack.it/coi-calculator/
ATTENZIONE però. Prima dovrete procurarvi il pedigree di madre e padre del cucciolo perché in ogni casella del foglio di calcolo dovrete inserire di volta in volta il nome dei genitori, dei nonni, bisnonni, fino alla quinta generazione sia per la madre che per il padre. Se i due pedigree sono presenti nel libro genealogico dell'ENCI, basterà fare copia e incolla da una parte all'altra, con grande risparmio di tempo. Se disponete invece della sola copia cartacea, vi toccherà riempire a mano le caselle. Alla fine, basterà premere il tasto <calcola> e in pochi secondi avrete il vostro risultato.
Semplice no?
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