Decalogo per l'acquisto sicuro di un cucciolo

Acquistare un cucciolo di labrador non è una cosa semplice. Bisogna innanzitutto non avere fretta: non si decide oggi e si acquista domani come non si acquista un cucciolo per Natale o per il compleanno di un figlio. Deve essere, invece, una scelta consapevole, ponderata e, soprattutto, informata. Altrimenti si rischia di andare incontro a grossi inconvenienti e, purtroppo, anche a grandi dolori.




E si rischiano, anche, grosse fregature dal punto di vista economico. Da quando il labrador, soprattutto nell'ultimo ventennio, è diventata una delle razze più popolari e più pubblicizzate, si è infatti moltiplicato in modo esponenziale il numero di cucciolate improvvisate e, ancor peggio, di persone senza scrupoli (i cosiddetti "canari") che si sono messe a sfornare cuccioli in gran numero, incrociando esemplari non controllati sotto il profilo genetico e della genealogia, anzi troppo spesso incompatibili, con il solo fine di ricavarne buoni profitti.

Ecco perché ho pensato ad un decalogo, una sorta di vademecum, per orientare chi ha deciso di acquistare un cucciolo di labrador e guidarlo in un percorso che lo aiuti ad evitare di finire nelle mani di allevatori improvvisati o, peggio ancora, nella rete di veri e propri truffatori.


1. 
Andate sul sito dell'ENCI e cercate la sezione "Libro genealogico on line", quindi registratevi (è gratuito, aperto a tutti e basta inserire il codice fiscale e indicare una password). Qui, attraverso il pedigree, troverete quasi tutto quello che c'è da sapere sui genitori del vostro futuro cucciolo. ATTENZIONE: un cucciolo senza pedigree non è un cane di razza e, per legge, non può essere venduto ma solo ceduto a titolo gratuito (a quel punto, il cane andate a prenderlo in canile: non alimenterete il traffico dei "canari" e avrete fatto un'opera di bene salvando da una vita dietro le sbarre un meticcio che vi sarà riconoscente per tutta la sua vita).

2.
A questo punto, chiedete al vostro allevatore o venditore il numero di LOI e del microchip dei genitori del cucciolo (gli allevatori seri indicano questi dati già nei post o nelle locandine di annuncio della cucciolata).

3.
Con questi dati alla mano, riempite la griglia di ricerca (un cane alla volta) e verificate:
a) La data di nascita: il cane deve aver superato almeno i 18 mesi di età (per la femmina l'accoppiamento deve avvenire non prima del terzo calore) o non deve essere troppo avanti con gli anni (6/7 per la femmina, 8/9 per il maschio)
b) Nella sezione Anagrafica verificate che il nome dell'allevatore o del proprietario coincidano con chi vi sta vendendo il cane, altrimenti insospettitevi e chiedete delucidazioni. L'allevatore deve essere almeno proprietario della fattrice e la deve avere in allevamento. Il maschio invece può essere preso in prestito solo per l'accoppiamento da un altro allevatore o da un privato.
c) Nella sezione Avvenimenti controllate che siano registrati i risultati delle lastre di anche e gomiti: HD per le anche (grado A perfette, grado B quasi perfette, grado C indica una leggera displasia ma è ancora permesso l'accoppiamento, dopo la C non è consentita la riproduzione); ED per i gomiti (ok gradi 0 e BL, grado 1 ancora ammesso). IMPORTANTE: se la sezione Avvenimenti non è presente o è indicato un solo parametro (HD o ED) vuol dire che il cane non è lastrato o è solo parzialmente lastrato. Non fatevi ingannare da chi vi dice che le lastre sono state fatte ma che non sono state registrate: le centrali di lettura autorizzate (FSA o CELEMASCHE) provvedono a registrare direttamente il risultato sia sul pedigree sia sul Libro genealogico dell'ENCI. E se i risultati delle lastre sono buoni è tutto interesse dell'allevatore che siano visibili. Se non ci sono diffidate...
d) Ripetete la procedura di cui al punto c) anche per i genitori di madre e padre (ovvero i nonni dei cuccioli). Non basta avere genitori esenti da displasia per stare tranquilli dal punto di vista della trasmissione genetica. Troppo spesso capita di vedere genitori "puliti" ma poi nonni o non lastrati o con displasia accertata. Diffidate anche quando il sistema vi dice "pedigree" non presente (capita per i cani stranieri "naturalizzati"). In questo caso chiedete all'allevatore se è in grado di fornirvi lui la documentazione ufficiale (pedigree e risultati delle lastre), altrimenti meglio lasciar perdere.
‌e) Sempre nella sezione Avvenimenti verificate se è presente la voce Campione biologico depositato. Questo vorrà dire che il cane in questione ha effettuato i test genetici. A questo punto chiedete all'allevatore i risultati dei test per entrambi i genitori. È FONDAMENTALE che entrambi i genitori abbiano effettuato i test genetici prima dell'accoppiamento. Ci sono malattie a trasmissione genetica come l'EIC, il cosiddetto collasso da esercizio, che determinano la morte del cucciolo in genere prima del compimento dei sei mesi di età. Se uno dei genitori è portatore sano (carrier) di una patologia, l'altro deve essere ASSOLUTAMENTE esente (clear) poiché se si incrociano due portatori sani, metà della cucciolata risulterà sicuramente affetta, quindi svilupperà inevitabilmente la malattia, con tragiche conseguenze. Sul sito dei laboratori autorizzati da ENCI (Vetogene, Genefast, ecc.) troverete indicati i pacchetti di test consigliati per i labrador. I test, come le lastre ufficiali, costicchiano e proprio per questo motivo non tutti li fanno...
f) Per la femmina, verificate se è presente la sezione Discendenti e nel caso controllate quante volte ha già partorito e con che frequenza (una fattrice non deve aver fatto più di quattro parti e con un intervallo di almeno un anno tra un parto e l'altro). L'eccessivo sfruttamento di una fattrice può avere ripercussioni pesanti sulle condizioni psico-fisiche dei cuccioli, oltre che sulla salute della stessa fattrice.
g) Nella sezione Titoli potete verificare se il cane ha conseguito eventuali titoli (ad esempio campione riproduttore, ecc.). Più titoli hanno i genitori, più pregiata sarà la cucciolata.

4.
L'approccio con l'allevatore. Un allevatore serio non cede di buon grado uno dei suoi cuccioli al primo venuto. È come se cedesse uno dei suoi figli, per cui vi farà una serie di domande su come e dove intendete tenere il cane, sulla composizione della famiglia e sugli spazi che il cucciolo avrà a disposizione fuori e dentro casa. Di contro, un buon allevatore sarà lieto di rispondere a tutte le vostre domande, anche le più banali, fornendovi tutte le informazioni necessarie e tutta la eventuale documentazione a supporto. Diffidate di un allevatore di poche parole, che non fa domande e che non fornisce informazioni esaustive e circostanziate...

5.
Se non siete troppo distanti, fate una visita preventiva in allevamento per conoscere di persona l'allevatore e vedere con quali cure e accorgimenti sono tenuti i cuccioli. Se ciò non vi è possibile, chiedete all'allevatore di poter fare una "prenotazione con riserva" versando un acconto attraverso un bonifico bancario. Se, al momento della scelta del cucciolo, questo non sarà di vostro gradimento, l'allevatore vi restituirà con le stesse modalità l'intera somma versata come anticipo.

6.
Il prezzo. Considerato il rispetto di tutte le garanzie di cui sopra, non pensate di poter acquistare un cucciolo di labrador, sano e di buona genealogia, a meno di un migliaio di euro (Iva esclusa). Altrimenti state acquistando un sottoprodotto che potrebbe darvi grossi problemi e grandi dolori in futuro. Il prezzo di un buon cucciolo oscilla tra i 1.200 e i 1.800 euro. Non vale la pena risparmiare 5/600 euro all'inizio per poi rischiare di lasciarne 5/6000 nelle casse di qualche clinica veterinaria. CONSIGLIO: nel primo approccio con l'allevatore, non partite mai dal prezzo ma con domande sulle caratteristiche del cucciolo perché altrimenti offendete l'amore e la passione che mette nel suo lavoro e rischiate di finire da subito nella lista nera di quelli che non avranno mai un suo cucciolo (perché l'ultima decisione spetta all'allevatore che potrebbe anche ritenervi non idonei ad avere un suo cane).

7.
I pagamenti. Tutti i pagamenti devono essere "tracciabili" in modo che un domani, in presenza di un contenzioso, possiate essere in grado di dimostrare come e quanto avete pagato il cucciolo. Quindi non versate mai contante ma pagate con bonifico bancario o assegno o su carta di credito/debito intestata al venditore.

8.
Il contratto di acquisto. Un allevatore che si rispetti, vi proporrà, al momento di ritiro del cucciolo, di sottoscrivere un contratto di cessione che contempli una serie di clausole a tutela di entrambi i sottoscrittori (come ad esempio la restituzione dell'intera somma pagata o la sostituzione del cucciolo nel caso in cui si presentino gravi problemi di salute non imputabili all'acquirente).

9.
La riproduzione. Un allevatore che si rispetti, prevede nel contratto di cessione una clausola che impone all'acquirente il divieto di fare riprodurre il cane se non previa autorizzazione da parte dell'allevatore che, nel caso, si impegna a fornire tutta la consulenza e il supporto necessari. Questa formula serve sia a tutelare il buon nome dell'allevamento ma anche e soprattutto ad evitare i cosiddetti accoppiamenti "a cavolo" e senza tutele che finiscono per incrementare gli abbandoni e fare aumentare il numero di cani costretti a vivere dietro le sbarre di un canile.

10.
Se l'allevatore non è solo un commerciante, con l'acquisto del cucciolo entrerete a fare parte integrante della sua "famiglia allargata" e questi sarà sempre disponibile per voi e attento nel seguirvi e nel supportarvi nella crescita del cucciolo, soprattutto nel suo primo anno di vita. Se avete la sensazione che chi vi sta di fronte abbia solo fretta di vendere il cucciolo, diffidate perché il giorno dopo la consegna sarete da soli...

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